VIAGGIO DENTRO I 777 con Mariano Testoni, Gringo
Ecco la seconda parte dell’inchiesta che sto conducendo a braccetto con #PENN.
Non è facile cercare di capire cosa stia accadendo ai proprietari del Genoa. Vi prego di seguirmi con molta attenzione in questo excursus, perché la strada sarà lunga e tortuosa.
In questo articolo vi spiegherò cosa sta accadendo oltreoceano, con l’unica ed esclusiva finalità di definire in che acque stia navigando il mio, il NOSTRO GENOA.
Allacciate le cinture!!!
La prima questione da affrontare, e per cui ringrazio il lavoro del direttore #PENN, è cercare di capire la struttura societaria dei proprietari del grifone.
Il Genoa appartiene alla “777 GENOA CFC HOLDING srl” con sede a Milano, che appartiene alla “ITALY SPORTS HOLDING spa” stessa sede, a Milano, in via della Moscova 18, a sua volta controllata dalla spagnola “GENOA CFC 777”, con sede a Madrid, costituita nel 2021, fatto cambio denominazione sociale, prima era GLOBAL KELLY SL, con capitale sociale 3.600 euro (Futbolmarket Media SL ne ha 20… vabbé).
Gli amministratori sono i commercialisti, che si occupano giá di rappresentarli al Siviglia, lavorano e dirigono questo studio dal 1996: “Latorre Y asociados Pradillo”, 5 bajo ext dcha, Madrid – España.
Parliamo di professionisti che hanno incarichi di amministrazione in (mediamente) almeno 500 aziende a testa nella camera di commercio spagnola. Proprio loro avevano precostituito la Global Kelly e ne erano soci e amministratori.
Chi é ancora uno scalino sopra?”
SEVILLISTAS UNIDO 2020 SL”, solito indirizzo, Santiago Perez sempre amministratore, capitale sempre 3.600 euro, costituita nel 2018 con la denominazione di “GLOBAL KENGAI SL” (primo nome perché quello studio professionale le precostituite le chiama sempre con prima parola GLOBAL), poi cambio nome in “TRIPLE SIETE ADQUISICIONES SL” e poi l’attuale corrente.
E qui faccio la prima scoperta. Questa societá non solo controlla il Genoa ma anche le quote di circa 11% del Siviglia. Ë la cassaforte controllante iberica. Ultimo scalino prima di andare oltreoceano. Perché per arrivare al Siviglia UNA sola societá in Europa mentre per arrivare al Genoa ce ne sono una sfilza? Micro societá da capitale sociale insignificante che si interpongono infine al Grifone, da Madrid fino a Milano e poi finalmente a Zena?
La capogruppo é 600 Partners Llc di Steven Pasko, a loro volta controllata in paese off shore: Bahamas (dove peraltro anche A-Cap ha la sede della controllante perché viaggiano a braccettto coi 777 al 100%), dalla 777 partners RE Bahamas, controllante di tutta la “famiglia” 777 Partners.
Con fatica, e grazie al lavoro di #PENN, abbiamo capito come sono strutturati i nostri proprietari, che hanno creato un sistema di scatole cinesi che contiene il Genoa e parte del Siviglia.
Ma chi sono i 777???
I 777 partners sono una società di investimenti, sono dei “ristrutturatori” di società e degli acquisitori di aziende atte a produrre reddito.
Comprano società più o meno in crisi, le rendono produttive, e le rivendono o le tengono, ma poco importa, una volta “ristrutturate” sono comunque diventate un capitale, ed, in quanto tale, possono impegnarlo come garanzia per acquisire nuovi finanziamenti ed acquistare nuove aziende. Ci sono società che producono utile per gli investitori direttamente, ed altre che fungono da garanzia per nuovi investimenti.
Lo schema funziona bene, benissimo, tanto che sono arrivati ad avere circa 2.2 miliardi di dollari. Ma dove sono tutti sti soldi? La controllante (ve la ricordate??) di tutto il gruppo dei 777 partners, denominata con poca fantasia, “777 Partners RE Bahamas”, con sede, appunto, alle Bahamas (non a caso, siccome è un paradiso fiscale), detiene tutto il patrimonio della società di Wander e Pasko.
Non è rilevante ai fini del discorso, ma i 777 hanno iniziato ad accumulare denaro acquistando vitalizi ed offrendo soldi in contanti. Mi spiego. Immaginate una persona che ha una rendita di 2500 dollari al mese per vent’anni, per un totale di 600 mila dollari, arrivano i 777 ed offrono, ad esempio, 400 mila dollari subito in cambio della rendita. Oggettivamente è un’idea fantastica, e poi, il passaggio successivo, è fare debiti, offrendo come garanzia i crediti ottenuti, per acquisire nuove società, da poter usare come garanzia.
Fin qui ci siete? Spero di sì.
Ad un certo punto, come ben sappiamo, la Board Directors della 777 Partners ha deciso di acquisire società di calcio, fra cui noi, possibilmente fondate nell’800, con uno storico ed un background importante, e da lì sono nati i problemi.
Per la verità, almeno inizialmente, era tutto abbastanza sotto controllo, nonostante l’acquisizione di club sportivi sia ritenuto un acquisto con rendite variabili ed assolutamente non certe, e, soprattutto, non monetizzabili nel breve, “illiquide”.
Ma i problemi veri sono iniziati quando hanno provato ad acquisire l’Everton.
Da un lato, le cifre erano veramente importanti, 800 milioni di dollari, e dall’altro anche una sovraesposizione mediatica ha posto i 777 sotto la lente d’ingrandimento e, soprattutto la testata norvegese Josimar, ha iniziato a cercare di capire cosa stesse accadendo.
È, in realtà, molto semplice. I 777 partners non hanno fatto i conti con i costi di gestione dell’Everton, avevano previsto.un investimento di un determinato capitale che, invece, nel tempo continuava ad aumentare. Da Londra continuavano a chiedere soldi ed allora sono stati costretti a chiedere altro denaro. Ed è qui che entra in gioco Leadenhall, un’altra società di credito, che presta, nel tempo, circa 600 milioni ai 777.
L’accusa di Leadenhall è molto chiara.
Secondo la società americana, i 777 partners avrebbero chiesto denaro non avendo le coperture adeguate, anzi, avendole già impegnate con altre società per altri crediti. Quando dico “altre societa” mi riferisco soprattutto alla Advanced Capital (A-Cap) di King, talmente interessata economicamente nei progetti dei 777, da essere definita da Leadenhall “la stessa cosa” rispetto alla società di Miami.
Infatti, l’eccessiva esposizione di A-Cap con i 777, soprattutto per l’acquisto di club calcistici, ha portato ad un declassamento del rating di AM Best di A-Cap stessa, evento molto contestato da Kenneth King, ma è tutta un’altra storia.
Per semplificare, sempre secondo l’accusa mossa da Leadenhall, i 777 avevano dei beni già impegnati con A-Cap e li avrebbero “riutilizzati” per avere altro denaro in prestito da Leadenhall stessa, cosa che ovviamente non si può fare, e li cita per frode.
È come se io volessi andare al casinò con 20000 euro ma avessi solo un’auto da 10000 euro di valore. Come posso fare? Semplice, vado da 2 miei amici e chiedo ad ognuno 10000 euro dando come garanzia la mia macchina. È chiaro che, se li perdessi, non potrei dare la macchina ad entrambi, ma solo ad uno dei due. Nella fattispecie, la “macchina” andrebbe ad A-Cap, e Leadenhall resterebbe con un pugno di mosche.
I problemi sono sorti proprio per gli investimenti nelle squadre di calcio, illiquidi, e tutto è stato fatto non tanto perché non avessero il denaro per coprire i debiti, quanto per strappare un tasso di interesse più favorevole!!! Perché è vero che le società sportive sono un investimento relativamente rischioso, ma hanno comunque un valore. I 777 non sono andati al Casinò, hanno comunque effettuato acquisizioni di società con l’idea iniziale, cioè di ristrutturarle ed, eventualmente, rivenderle. Ma è chiaro che, fornendo altre garanzie, i soldi li hanno ricevuti ad un tasso di interesse molto più basso.
È come se avessero comprato un rudere nel centro storico, con l’idea di ristrutturarlo e guadagnarci sopra, ed avessero dato come garanzia un monolocale a Masone a Tizio, Caio e Sempronio.
Una volta che Leadenhall ha mangiato la foglia, ha ritenuto che i suoi soldi fossero a rischio, o comunque prestati ad un tasso di interesse troppo basso rispetto al rischio, ed ovviamente li ha richiesti indietro a Wander. Si parla di una cifra intorno ai 385 milioni di dollari, non esattamente noccioline, più, evidentemente, una penale da restituire in una finestra temporale brevissima.
Wander non ha potuto (o non ha voluto?) pagare nei tempi stabiliti, e quindi è iniziata la causa.
Questi, più o meno ed in forma moooolto semplificata, sono i capi di accusa del processo di Leadenhall Vs 777 Partners.
A complicare il tutto, il governo delle Bahamas ha congelato i beni di 777 partners Bahamas, per cui Wander non ha potuto pagare nei tempi stabiliti Leadenhall.
Tuttavia, a mio parere, sono finiti in tribunale quando, qualche mesetto fa, i 777 hanno effettuato una ricapitalizzazione dello Standard Liegi di circa 80 milioni. E nei giorni successivi, lo abbiamo sentito tutti, è uscita la notizia che i proprietari dello Liegi non fossero più i 777 partners, ma bensì A-Cap. A Sto punto quelli di Leadenhall, sentendosi presi in giro, li hanno portati tutti in tribunale, i 777, Wander, Pasko, e perfino A-Cap e Kenneth King.
È di questi giorni la notizia che i 777 sono partiti alla controffensiva, accusando Leadenhall stessa di avere acquisito le informazioni attraverso spionaggio industriale, quando invece, nelle carte dell’accusa ufficiali, si parlava di “anonimous tips” (letteralmente “soffiata anonima”). Anche io, quando avevo letto tutte le 85 pagine dell’accusa di Leadenhall, mi ero stupito che tutto sto casino, con tutti sti soldi in ballo, fosse nato per una soffiata anonima!!!
A complicare ulteriormente il tutto, ci sono le dimissioni di Wander, Pasko e, perfino, della sorella di Wander, Mollie, dal consiglio di amministrazione dei 777 partners, poi smentite, e comunque Wander era presente in videocall all’approvazione di bilancio estiva del Genoa. Tutto molto ingarbugliato e fumoso.
Questi sono più o meno i fatti. Ho volutamente omesso certe sfumature che non ho ritenuto utili al fine di capire la situazione, ma credo di aver toccato tutti i punti fondamentali, cercando di essere il più chiaro possibile.
Poi ci sono le mie considerazioni. Prendetele per quello che valgono.
A me pare strano che il governo delle Bahamas, che non conosco, per carità, ma che sospetto non essere la Danimarca, abbia congelato i fondi di 777 partners, una società da 2.2 miliardi di dollari, senza che i 777 partners stessi fossero almeno interpellati. La mia idea è che Wander non abbia intenzione alcuna di rendere questi 400 milioni a Leadenhall, non subito almeno, e stia facendo la parte di quello che ti deve dei soldi e non può o non vuole ridarteli subito ed alle tue condizioni.
È chiaro che, in questo contesto, a me risultano anche più comprensibili le cessioni illustri. Al momento, ripeto, AL MOMENTO, non arrivano soldi da Miami, per cui dobbiamo sostenerci con le nostre gambe. Perché il Genoa CFC deve avere sempre il conto in positivo, per pagare gli stipendi e per tutte le spese correnti, lo stadio, gli store, l’Abadia eccetera eccetera.
Tutto questo mi piace? Nemmeno un po’, ma, un po’ come sul campo, aspetterei il fischio dell’arbitro per vedere chi l’avrà vinta. Ci sono anche degli aspetti positivi.
Sono sicuro che i 777 non siano diventati poveri, sono altrettanto convinto che noi non siamo i primi della lista, eventualmente, da mettere in vendita, comunque dovrebbero arrivare o essere arrivati 200 milioni freschi dall’inghilterra dai Friedkin de Roma, ed abbiamo moltissimi giocatori di proprietà.
Il must è mantenere la categoria, sarebbe un bagno di sangue una retrocessione, per cui, non facciamo scherzi, rimettiamoci svelti in carreggiata, perché non è detto che l’era dei 777 sia giunta all’epilogo.
Ed anche se fosse, dobbiamo essere è mantenerci una realtà appetibile del calcio italiano.
Se mi avete seguito in questo percorso fino qui, anzitutto vi ringrazio, e se aveste ulteriori notizie o approfondimenti, scrivete in redazione, sono disposto a confrontarmi con chiunque di voi ne sappia più di me, o con chiunque, invece, gradisse un chiarimento. Insomma, sono e resto a vostra disposizione.
Ciao, grazie per l’articolo molto chiaro. Sai mica dirmi quando verrà celebrato questo famoso processo? Perché ho come l’impressione che dipenda tutto dagli esiti dello stesso. Grazie