A tenere banco è il “caso Albert”, e lungi da me in questa rubrica dare un’opinione, ma piuttosto mi ha dato un’idea su una nuova ricerca: cercare calciatori nordici passati di qui.
E nei meandri della memoria sono risaltati 3 nomi, uno decisamente importante ma che qui ha avuto difficoltà ad esprimersi(purtroppo): Linus Hallenius, Stefan Ishizaki e Lasse Schöne.
“Il “nuovo Ibra” si affacciò nel mercato europeo dopo aver compiuto con la maglia dell’Hammarby un gol calciando dalla linea di fondo, simile a quello di Marco van Basten a Euro ’88, che gli consente di classificarsi secondo al FIFA Puskás Award 2010. E dopo tale impresa arrivò a Genova il 1 settembre 2010, ma venne aggregato a Gennaio 2011 alla prima squadra, passando prima in prestito al Lugano a febbraio dove fece 3 gol in 9 occasioni, e l’anno dopo al Padova con 12 presenze e 2 reti.
Al termine della stagione, torna alla casa-madre Genoa. È tra i convocati genoani nella sfida esterna contro il Milan il 27 ottobre: si tratta della prima convocazione ufficiale con la maglia della prima squadra. Il 1º novembre colleziona la sua unica presenza in Serie A, nella sconfitta interna contro la Fiorentina. La sua carriera genoana si conclude qui.
Il ragazzo proseguirà la sua carriera in Svizzera e in Svezia, dove non brillerà mai dal punto di vista realizzativo.
Stefan Ishizaki invece ebbe una carriera al Genoa molto più intensa(si fa per dire ovviamente): con l’AIK esordisce a 16 anni, vincendo la Coppa di Svezia, e successivamente esordì anche in Europa. Dopo 88 presenze e 13 reti passò al Genoa attraverso un prestito semestrale valido fino al successivo 30 giugno. In rossoblu tuttavia non è riuscito ad imporsi, giocando solo 4 partite in Serie B. La società ligure ha scelto di non esercitare l’opzione su di lui. Tutto qui.
Proseguì la carriera tra Norvegia, Svezia e America, e 12 presenze con la nazionale svedese, prima del suo ritiro nel 2019.
Passiamo ora al gioiello della campagna acquisti 2019: Lasse ci deliziò in Champions con l’Ajax prima di arrivare a Genova, segnando su punizione contro il Real nella stagione che fece arrivare i Lancieri in semifinale di Champions insieme alla vittoria del campionato e della Coppa d’Olanda. Chiuse con la squadra olandese dopo 287 presenze e 67 reti.
L’esordio con il Genoa ci fu con l’Imolese in Coppa Italia, dove il danese segnò su punizione, mentre in campionato la prima rete arrivò contro il Milan sempre su punizione, prima di vedersi parare un rigore da Reina. La seconda rete arriverà contro la Spal, ancora su punizione.
Mal gestito e con un rendimento che non rispettava le attese (seppur circondato da una squadra non all’altezza e mal messa tatticamente) venne messo fuori dalla lista per la stagione 2020-2021: arrivato a Gennaio rescinderà il contratto con il Genoa per tornare ad allenarsi con l’Ajax. In definitiva con la maglia rossoblu giocherà 32 partite con 2 gol. Tornerà in Olanda dove tuttora è tesserato con il N.E.C. .
Personalmente mi auguro che la vicenda Albert si concluda in modo molto più positivo rispetto a queste storie nordiche.
Alla prossima ricerca!
#Mark
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