Partiamo da lontano.
In estate il Genoa si é mosso molto bene lasciandoci per lo piú sorpresi. Senza vacillare alle richieste principalmente della Fiorentina per il gioiello Gudmundsson, nessuna cessione illustre se non i saluti a Coda che purtroppo non aveva spaccato le porte come suo solito con la casacca rossoblu. Dopo i riscatti (i principali) di Dragusin e Martinez, il primo arrivo fu lo svincolato Aaron Martin dal Mainz (ottimo) che solo di recente si sta adattando alla serie A nonchè il rinnovo a Strootman e Badelj ancora per un anno. Importantissimo il rientro di Vasquez alla base che si rivelerà fondamentale.
Gli arrivi di Malinovskyi (diritto a 10) Messias (obbligo a presenze e già riscattato) e Retegui (acquisto immediato) hanno lasciato la tifoseria a bocca aperta che non ha esitato a sottoscrivere abbonamenti in massa firmando il record di sempre e regalando la scena di uno stadio sempre stracolmo in stagione.
De Winter (obbligo a numero presenze) acquisto meno eclatante si rivelerà poi importantissimo, condito da Thorsby in mediana (obbligo di riscatto in caso di salvezza)
Poi, mettendo da parte i movimenti minori senza tralasciare l’ottimo lavoro di sfoltimento sono arrivati Haps in prestito con diritto che fin qui non ha fatto impazzire le platee e Kutlu in prestito oneroso, delusione totale rimandato al mittente a gennaio.
La crescita mostruosa di Dragusin aveva santificato la scelta di non ingaggiare un marcatore esperto.
Era sotto gli occhi di tutti la mancanza di un esterno destro e di un vice Retegui.
Esordio catastrofico casalingo contro la viola che ci aveva preoccupati un po tutti… risultati altalenanti nell’attesa che il mister e i ragazzi prendessero le misure alla categoria ci portarono a fine anno con un buon piazzamento in classifica e non poche soddisfazioni nei risultati, Bene cosi.
Poi addirittura la maturazione e la certezza dei propri mezzi con la squadra ed il mister che acquistano solidità. Oggi il Genoa si colloca stabilmente a centro classifica e il futuro ci sorride.
Ora siamo al presente.
Arriviamo a gennaio 2024 col calciomercato limitato per due sessioni (vedi articolo di approfondimento) e facendo buon viso a cattivo gioco alla partenza di Dragusin per Londra ad una cifra importante nonostante scricchiolanti proclami (a gennaio non si muove nessuno), parte il mercato e scatta l’immobilismo cosmico.
La premessa:
al Genoa, e si sapeva, servivano terzino destro e vice Retegui, come minimo, fin dal mercato estivo,
Poi, volendo, alcuni ritocchi sostituendo quei giocatori che avevano fatto poco o deluso come Puscas Kutlu Jagiello Galdames rimandando all’estate la rifondazione di centrocampo per la probabile fine carriera o il ritorno in patria di Strootman e Badelj (perni fondamentali quindi da sostituire a stretto giro).
Ma se per Kutlu, Dragusin, Jagiello e Puscas che salutano… arrivano solo e non subito Bohinen in prestito da Salerrno (se verrà recuperato sarà per il Genoa una pedina importante da riscattare) e Spence a parziale contropartita dal Tottenham, in prestito con diritto a 10mln. Dopo avere perso una estate intera a corteggiare Zanoli si ricade nella trappola partenopea di ADL sprecando tempo e pazienza. Non arriva ma chi se ne frega…
Siamo al 24 gennaio, e trascurando il discorso infortuni che rende gli innesti ancor piu urgenti, il Genoa resta fermo al palo del mercato, apparentemente mummificato. Ora Gudmundsson che ha confermato anche in A quanto fatto in B fa gola a mezza Europa ma il Genoa non puo cedere alle lusinghe in quanto il ragazzo fa mezzo Genoa da solo. Forse potrebbe essere un amaro addio in estate ma ci sarà tempo per parlarne.
Il problema resta adesso. Convincere Galdames a cambiare aria subito (si svincola a giugno) per liberare un posto extracomunitario pare una chimera (ha rifiutato 2 proposte dalla B e una dal Cile, Universidad Catolica). Se per un Kutlu e un Jagiello che salutano… arriva solo Bohinen.. significa che per il centrocampo ne manca almeno un all’appello (due se parte Galdames), come ne mancano due a sostituire Dragusin e Puscas.
A occhio parliamo di 4 giocatori che seppur non titolari stiamo aspettando da davvero troppo tempo. E Gilardino senza tanti giri di parole lo ha detto anche publicamente ai microfoni delle tv (oltre che lamentarsi di unos candaloso campo di allenamento che gli rade al suolo ciclicamente la rosa).
Sembra un pochino paradossale questa situaizone, seppure tutti consapevoli e sappiano anche i muri che il calciomercato sia materia complessa e che in gennaio grandi operazioni mai se ne fanno.
Tuttavia oggi il Genoa torna ad essere una piazza appetibile e i soldi non mancano. Cosa non funziona allora? Perchè non arrivano gli innesti? O per lo meno, cosa stiamo aspettando?
Si trattta solo di un atteggiamento paziente per arrivare ad ogni costo a quei giocatori che la dirigenza si era prefissata da mesi o di incapacità ad arrivare al dunque?
La domanda sorge spontanea e lecita tra i tifosi che seppur felici della nuova dirigenza si pongono degli interrogativi. Le risposte arriveranno certamente al gong di fine mercato.
Cosa ha in ballo attualmente il Genoa?
Per il reparto avanzato, al netto di voci su Henry e Djuric da Verona ormai sorpassate, le piste portano ad un ritorno di Niang o Pellegri e addirittura a Musa del Benfica. Chiaramente dal punto di vista economico, strategico e concettuale si tratta di situazioni diametralmente opposte. I primi due non danno certezze e potrebbero accomodarsi tranquillamente in panchina, Musa a Genova verrebbe solo per fare il titolare. Senza contare che il valore del cartellino ha una differenza abissale tra i due ex ed il croato del Benfica (trattativa per lui nel vivo in queste ore). Dopo le voci su Nzola oggi è stato il turno di quella su Ankeye dello Sheriff, il nigeriano, giovanissimo è recentemente arrivato alla ribalta: una scommessa.
In sintesi abbiamo due verità:
- aspettare con pazienza questa fine mercato per capire cosa sta accadendo, seguendo al meglio le nostre piste nell’ambiente per cercare di portarvi notizie fresche di prima mano
- capire chi fa il mercato al Genoa
Troverete il secondo quesito forse irritante ma c’è un motivo dietro. Non una futile polemica.
Ottolini è il DS del Genoa ma questo lavoro non lo ha mai fatto. Alla Juve era responsabile visionatore e seguiva i giocatori in prestito. Potrebbe diventare un grande direttore sportivo ma non lo so perchè non lo ha mai fatto. Alcuni addetti ai lavori giurano che si occupa solo delle cessioni e di valutare giovani in arrivo per la prima squadra (vedi l’ottimo colpo De Winter in estate, tra le sue operazioni). Comanda lui?
Spors nel panorama 777 è a capo di tutti i DS dei club del gruppo, non è il DS del Genoa. In tanti vorrebbero ancora i cosiddetti “colpi alla Spors”, ossia giovani sconosciuti che si rivelano delle belve (vedi Frendrup e Albert su tutti). Per ora tutto tace.
Blazquez non ha assolutametne questo incarico in società ma apparentemente il Retegui lo ha portato lui.
Se è vero che la nuova architettura societaria conta una sfilza di dirigenti a suo supporto, francamente, chi comandi il calciomercato dall’alto dei suoi potenti mezzi proprio non sono sicuro di averlo capito.
Vi terrò aggiornati, siamo agli sgoccioli
Penn
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