Il Processo di Futbolmarket /3- GIORGIO PERINETTI

Partiamo subito dal presupposto che ci sono state critiche feroci all’uomo prima che al dirigente sportivo su questi maledetti social.
Ma chi lo conosce veramente l’uomo? Nessuno di noi. Perchè portava un cappello o per la sua costituzione fisica.
Ma nessuno sa l’uomo Perinetti cosa abbia passato dal lato salute in questo anno vissuto a Genova.

Ma l’importante è scrivere qualsiasi cattiveria passi per la testa, ormai è il nuovo modus operandi di tutti o quasi.

 

Fatto il doveroso preambolo sull’uomo, passiamo ad analizzare il dirigente, quello che a noi sinceramente interessa, non quanto mangi.
Era arrivato Giorgio Perinetti per far allontanare dai riflettori il Presidente Preziosi, sempre in contestazione coi tifosi. Doveva essere il portavoce della società.
E da questo lato possiamo dire che il risultato sia stato eccellente. Sembrava di sentire parlare Preziosi in persona.
Un’esigenza non richiesta di voler mettere in mostra su radio, siti e TV i pochi prodotti buoni della bottega rossoblù, quasi a doverli vendere ad ogni costo anche se in quel momento non ci fosse una precisa richiesta.
Ciò che i tifosi non hanno digerito, e nel corso dei mesi è stato sempre peggio, è stato il non allestire soprattutto dopo gennaio una squadra decente, in special modo dopo la scellerata decisione di privarsi a metà campionato di Piatek a cuor leggero, sostituendolo con un giocatore che alla fine dei conti si è rivelato inadeguato. E come spesso succede da diverse sessioni di mercato a questa parte, lasciare ruoli scoperti senza un perchè. Oltre a dichiarare ai quattro venti che vogliamo vendere tutti, da Napoli al Milan, Inter e Juve. Tutti vogliono fare affari col Genoa. Ma a quello che possono pensare i tifosi rossoblù sentendo queste dichiarazioni ci ha mai pensato? Probabilmente NO.
Vero che lui è il direttore generale, ed il direttore sportivo è Donatelli, ma su questo stenderei un velo pietoso, diciamo che tutte le operazioni sono sempre passate da Perinetti in ogni modo.
Ci sono alcune domande sul suo operato che mi vengono in mente:
– Lakicevic. Perchè neanche un minuto in campionato? Avete preso una cantonata pensando fosse Maicon ed invece era solo un buon quattrocentista?
– Romulo. D’accordo non era il Romulo che ci si aspettava, ma sulla destra poteva ancora dire qualcosa, sicuramente meglio di Pedro Pereira a tratti imbarazzante, per poi dover adattare Biraschi che suo ruolo non è. Era proprio necessario darlo alla Lazio a gennaio? Col benestare di Prandelli.
– Lapadula. Abbiamo capito che con un ingaggio di 1,5 milioni netti non si trovi una squadra (idiota come noi) che se lo accolli, ma è così difficile arrivare ad una rescissione per risparmiare su questo ingaggio? Buonauscita e tanti saluti. Oppure il pericolo minusvalenza rischia di minare il bilancio?
– Pezzella. Perchè prendere in prestito un giovane che non gioca neanche ad Udine (anche se viene convocato in under 21) quando si era già bloccato e poi lasciato andare Barreca dal Monaco, che avrà fatto si e no 100 minuti con la nostra maglia? A cosa è servito? Certo Prandelli voleva passare a 4 quindi bastava una riserva per Criscito e non un titolare come Barreca, ma Pezzella è stato inutile come il rosso che è riuscito a prendere nei pochi minuti giocati.
– Radovanovic. Ma davvero avevamo bisogno di questo 32 enne lento e bolso, pagandolo anche 4 milioni di euro? Veloso era gratis e col senno di poi ha pure giocato meglio.
– Marchetti a 700mila euro doveva essere il titolare per dargli quella cifra? Che comunque a 35 anni stando in panchina tutto l’anno ha fatto BINGO. E anche da titolare era una follia.
– Sturaro: si è gia detto di tutto e di più. Senza parole sull’operazione. Nulla sul ragazzo che ritengo valido e GENOANO.
– Piatek: almeno anche Preziosi ha dichiarato pochi giorni fa di essersene pentito. Senza e risenza parole.

Non si chiedeva di andare contro il padrone dicendo “no, non ti vendo nessuno e anzi compriamo solo TOP players..” ma sapendo che la filosofia della società sia quella di vendere appena possibile e fare una plusvalenza, almeno di non ricordarlo in ogni occasione possibile ed immaginabile. E’ frustrante prendersi metaforicamente un ceffone in faccia ad ogni intervista rilasciata.

Perchè il tifoso vive di passione e di sogni. Se gli vengono rubati anche quelli, poi toccherà mettere i cartonati allo stadio per fare un pò di colore.

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