Il Grifo torna da Cagliari con tre punti in tasca e una prova convincente.
Finalmente è arrivata la prima vittoria in campionato, attesa come l’arrivo del Messia da due mesi buoni.
Juric, anche se continua a negare, si decide finalmente nello schierare la squadra con il 352 (consigliato anche dal Presidente) con Rigoni a dare man forte a centrocampo a Veloso e Bertolacci, senza disdegnare l’appoggio in avanti ai due in attacco.
Un primo tempo quasi perfetto, con un Cagliari annichilito sotto ogni aspetto. Nella ripresa un pò di sofferenza, ma nemmeno poi troppa, la squadra non ha mai dato impressione di andare in bambola come invece successo altre volte appena subito il gol.
Dopo pochi minuti si capisce già che Taarabt è in giornata, il passaggio filtrante per il vantaggio di Galabinov è lo spot di come si faccia un assist.
Taarabt messo nel suo ruolo naturale di trequartista dietro la punta, è devastante.
E il secondo gol è una perla di intelligenza tattica. Mentre sta per ricevere palla da Galabinov ha già visto alla sua destra Rigoni dentro l’area, al quale passa la palla di esterno destro per poi andarsela a riprendere (bravo anche Rigoni a capire il suo movimento) dopo il tacco delizioso di ritorno, e chirurgicamente andarla ad infilare nell’angolino alla destra di Cragno. Goduria per gli occhi e per il cuore. E l’abbraccio a Juric fa piacere, forse quest’anno il gruppo davvero c’è, nonostante prestazioni fin qui deludenti.
Certo, il primo tempo è sembrato quasi un allenamento tanto giocavamo sciolti e bene noi, e tanto male ha fatto il Cagliari, lasciando praterie alla splendida intesa tra Galabinov e Taarabt. Il marocchino solo nel primo tempo ha messo tre volte il bulgaro davanti alla porta con passaggi filtranti fantastici. Peccato che Gala nella prima occasione abbia fatto centro, nelle altre due abbia sprecato malamente.
Appunto Galabinov, ha giocato una partita molto interessante. Davanti le palle erano tutte le sue, grazie alla stazza imponente, e nonostante appunto la sua mole ha dimostrato un buono scatto per andare a prendersi i palloni messi in profondità sul filo del fuorigioco. Deve migliorare sotto due aspetti, uno più importante uno meno. Il più importante è chiaramente il cinismo sotto porta, ha sbagliato tanto ieri, anche se si può dire che nonostante tutto era sempre presente a raccogliere il passaggio. Se la partita fosse finita diversamente sarebbe stato il principale imputato della non vittoria. L’aspetto meno importante è l’utilizzo delle braccia. Ieri Massa lo ha lasciato fare abbastanza indisturbato, ma spesso sulle palle alte a centrocampo sbracciava o teneva l’avversario in modo quantomeno evidente. Con un altro arbitro i falli fischiati contro sarebbero tanti, ma parliamo di un dettaglio trascurabile.
Rigoni è tornato quello dei vecchi tempi? Vista la partita di ieri parrebbe di si. Pressing, protezione del centrocampo ed inserimenti in fase offensiva. Grazie a lui un 352 in fase difensiva che si trasforma in 3421 in fase offensiva. E un golletto dei suoi (tolto involontariamente al povero Rosi) che fa benissimo al suo morale e a quello della squadra.
Difesa praticamente perfetta, trovatasi impreparata solo sul gol di Pavoletti (perchè per tutta la partita Izzo su Pavoletti? Vista la differenza di stazza avrei capito di più Rossettini su di lui) ma i meccanismi tra i tre funzionano.
Laxalt è tornato a correre come sa fare con intelligenza e solo il palo gli ha negato un gol che si meritava, tra l’altro di destro, non il suo piede.
Veloso con la dovuta protezione ai suoi lati è libero di far girare palla come vuole, e sui calci piazzati è sempre VELenOSO. E pazienza se è il “colpevole” nell’azione di un rigore che nonostante il VAR ancora adesso non capisco come lo si possa fischiare.
Insomma finalmente una bella domenica, da godersi appieno come non succedeva da troppo tempo.
C’è solo un piccolo aspetto negativo nel day after, ed è il calendario. Vero che la partita di Cagliari poteva e può rappresentare la partita della svolta in positivo, magari però con un calendario più favorevole le possibilità di dare una sterzata definitiva potevano essere maggiori. Invece le prossime partite dicono Milan a San Siro, Napoli a Marassi nell’infrasettimanale, poi trasferta a Ferrara con la Spal e il derby.
Giocando come ieri si possono fare punti anche a Milano, per carità, nulla ci è precluso. Ma avrei preferito incontrare in casa il Benevento, per esempio, per tirarci fuori dalle secche in modo più deciso.
Ad ogni modo, avanti ragazzi, avanti Juric con questo modulo (che ti piaccia o no il 352 è più nelle nostre corde) e avanti anche a noi tifosi, che finalmente ci godiamo un lunedì col sorriso.
E con un sapore in bocca diverso dal solito.
Concordo in pieno, anche per quanto riguarda la nota sul maledetto calendario che abbiamo quest’anno….