Partite che hanno fatto la storia del Genoa, a volte per raggiungere un’importante obiettivo, altre volte per salvarsi da una situazione tragica. Oggi iniziamo con Modena-Genoa 1-3, campionato di Serie B 1987/88:
Era il Genoa di un raggiante e giovane Spinelli, che aveva da poco acquistato la società da “O sciö” Renzo Fossati. Ovviamente l’obiettivo sbandierato ai quattro venti era la promozione in Serie A al più presto, ma la stagione 1987/88 si rivelerà invece piena di insidie e delusioni. Il mister ad inizio stagione era l’esperto Gigi Simoni, arrivano Briaschi Caricola Domini Agostinelli ma la squadra non ingrana e proprio nella partita di andata con il Modena (finita 1-1 a Marassi) Simoni viene sollevato dall’incarico sostituto dal giovane Attilio Perotti (casulamente i due mister compagni di squadra nel Genoa 72/73 di Arturo Silvestri). Il Genoa appare più vivo ma i punti faticano ad arrivare, si arriva così all’ultima giornata al terzultimo posto insieme appunto al Modena e al Barletta. Ed è proprio in casa dei canarini che ci si va a giocare il tutto per tutto.
Il popolo rossoblù si sposta in massa nelle città emiliana, dove viene srotolato uno dei più belli striscioni della storia rossoblù, che recitava: “Solo chi soffre impara ad amare, noi soffriamo ti amiamo e con te torneremo grandi”.
Anche il sindaco dell’epoca Campart aveva deciso di seguire la squadra in trasferta al Braglia. Il presidente Spinelli invece, aveva disertato la tribuna d’onore e preferito rimanere a Genova.
Il Grifone, spinto dall’amore di migliaia di tifosi rossoblù, come per incanto ritrova grinta e gioco, chiudendo il primo tempo in vantaggio per 1-2. Il vantaggio è su rigore, procurato e segnato da Di Carlo con una bordata sotto la traversa. Sempre su rigore arriva il pareggio modenese, ad opera di un giovanissimo Masolini che in futuro più lontano vestirà (per poco) il rossoblù, mettendo nel sette dove Gregori non poteva arrivare. Ma dopo pochi minuti su azione di calcio d’angolo ci pensava Scanziani con un colpo di testa preciso a riportare avanti il Grifo.
Nella ripresa il Modena tenta più volte di arrivare al pareggio, ma un bravo Gregori e l’imprecisione degli attaccanti gialloblù non permette ai locali di agguantare il pari. E su classica azione di contropiede ad un minuto dal termine, Briaschi batte in uscita Ballotta per il gol del definitivo 1-3 sotto la curva occupata dalla Fossa in trasferta, per il delirio totale.
19 Giugno 1988 Modena – Braglia
MODENA – GENOA 1 – 3
Reti: 10′ Di Carlo (rig), 23′ Masolini (rig), 30′ Scanziani, 89′ Briaschi.
MODENA: Ballotta, Bellaspica (77′ Frutti), Torroni, Santini (46′ Montesano), Vignini, Cotroneo, Boscolo, Masolini, Sorbello, Bergamo, Rabitti. Al: Mascalaito
GENOA: Gregori, Torrente, Trevisan, Pecoraro, Caricola, Gentilini, Marulla (74′ Chiappino), Scanziani, Briaschi (89′ F.Signorelli), Eranio, Di Carlo. All: Perotti. Arbitro: Agnolin di Bassano.
Ho le lacrime agli occhi e supin.
a chi lo dici Ruben, ricordo nitidissimo di quella partita e di quello striscione mitico!
Lettura illuminante soprattutto per quei tifosi che danno la aerie A x scontata e la parte sinistra della classifica “noiosa”…
Altri tempi Tyler.. oggi siamo molto imborghesiti come tifoseria. Una volta c’era una passione pazzesca, solo cantare e battere le mani con trasferta da migliaia di persone. Oggi si pensa prima al cellulare poi alla partita, ahimè.
Per la precisione Domini era in rosa la stagione precedente. Dopo un buon campionato fu venduto alla Roma. Al suo posto sempre dalla Roma arrivò Di Carlo, disputando una stagione al di sotto delle aspettative. Riscattata in parte proprio col rigore di Modena.