Genoa, perché-9?



È il saldo della differenza reti rossoblù al termine della 29ª giornata.

Il problema, apparentemente, sono i 37 gol subiti, aggravati da una compilation di sberle rimediate dopo il catastrofico derby di Coppa Italia: Juve 3, Atalanta 5, Bologna 2 e Lazio 3. Sono 13 gol incassati in 4 gare. Deprimente.
E se è vero che, in termini matematici, pesano, sappiate che l’Udinese ne ha presi 39 e la Lazio addirittura 41. Ben peggio, se guardate la loro classifica.

Il punto è che il Genoa, nell’intera stagione, ha segnato poco. Pochissimo.
Sono solo 28 i palloni messi in rete.
Pensate che Como, Udinese e Parma ne hanno realizzati 35.

Il Grifone ha un “ritardo” di una decina di gol che, nell’economia generale, si può sintetizzare con le gare saltate da Ruslan e Messias e con Vitinha che, tra infortuni, sterilità offensiva e posizione in campo non sempre ottimale con entrambi gli allenatori, non ha portato nulla in termini realizzativi (zero tondo tondo).

Basti pensare che l’attacco rossoblù poggia quasi interamente sulle spalle di Pinamonti (8 gol).
E poi?
Miretti 3 (fresco di doppietta), De Winter 3.
A quota due troviamo Frendrup e due difensori: Vasquez e Vogliacco… chiudendo con Cornet, arrivato da poco e anche lui fermo a 2 centri.

Il Genoa, nel prossimo mercato, dovrà certamente intervenire là davanti.
Una riflessione: il Grifone può davvero permettersi un attaccante come Vitinha, costato circa 20 milioni, che in 27 presenze (1.230 minuti) ha segnato appena 2 gol? L’ultimo risale al 24 maggio 2024 contro il Bologna.

Direi che Vitinha non sia il problema principale del Genoa, per carità, ma sarebbe il caso che da qui a fine stagione tirasse fuori gli artigli per non finire sul mercato.
E ce lo auguriamo tutti, perché i numeri li ha eccome!

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