
di #GRINGO
La partita di domani sera può mettere la parola fine al campionato del Genoa.
Siamo al solito falcidiati da infortuni, ma Vieira, settimana dopo settimana, ha decisamente trovato la quadra ad un gruppo che ha metabolizzato la sua difficoltà cronica ad andare in gol, controbilanciando con una difesa granitica.
Il match contro il Lecce sarà uno spartiacque, dopo il “brodino” di Cagliari, per definire se il nostro campionato è finito o se abbiamo da attendere qualche week end ancora.
Io credo che, in realtà, Vieira stia già provando qualcosa in vista dell’anno prossimo. E meno male, perché sento in giro discorsi che mi lasciano perplesso.
Tifosi che sognano il ritorno di Gasperini, che oggettivamente vedo, non dico impossibile, ma molto, molto improbabile. Anche a me farebbe piacere, intendiamoci, ma, a mio avviso, non è una possibilità concreta.
Invece penso che verrà, giustamente, confermato Vieira, ed auspico che gli verrà allestita una squadra che ponga le basi per avere, in futuro, almeno qualche pensiero all’Europa.
Ci era stato già promesso che questa stagione avremmo lottato per un posto al sole, ma, purtroppo, come tutti ben sappiamo, non è andata così.
E dobbiamo anche ringraziare per come sta andando.
Proprio in questi giorni è uscito un nuovo articolo sul giornale norvegese Josimar, da noi purtroppo ben conosciuto, ripreso poi da Calcio&Finanza, sulla situazione delle squadre di calcio della “galassia” 777. Noi ed il Vasco De Gama dovremmo essere a posto, ma tutte le altre hanno problemi serissimi, a partire da un progressivo disinteressamento da parte di A-Cap con il conseguente disimpegno economico. Sostanzialmente sono un “peso” per il fondo pensionistico.
Quando scrivo “dovremmo essere a posto”, uso il condizionale, perché effettivamente su di noi grava ancora una causa intentata da A-Cap per il cambio di mano avvenuto con modalità non proprio ortodosse.
Il mio pensiero è che tutto sia stato fatto nella piena legalità, pensiero confermato anche da tutti i media nazionali, e che questo sia solo un atto dovuto ed un tentativo del colosso statunitense di recuperare qualcosa, perché, effettivamente, gli americani hanno perso un mucchio di soldi nel Genoa.
Tuttavia io mi sento tranquillo, sia dal lato sportivo che da quello societario.
La mia speranza è che domani sera il Grifone affili gli artigli e faccia un sol boccone della squadra del Maestro Giampaolo, magari, visti i tanti infortuni, schierando ulteriormente qualche giovane.
Soprattutto mi piacerebbe vedere in campo Hugo Cuenca, che pare davvero essere un bel talento, sul quale potremmo iniziare a costruire il Genoa del futuro. Perché è evidente che una cornice di più di 30000 paganti ogni domenica merita di assistere a ben altri spettacoli.
Siamo il Club più antico d’Italia, nello stadio più antico d’Italia, e, sia noi che il Ferraris, abbiamo davvero bisogno di un bel restyling, perché sia noi tifosi, che la città di Genova, lo meritiamo. Ampiamente.
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