Giochi al ribasso mentre scorre il tempo


Più si avvicina fine mercato e più i prezzi scenderanno. È la regola.

Tipo la prima richiesta parmigiana per Man da 20, già scesa a 16 ma l’offerta migliore dice ancora 8/10.

Agenti, dirigenti, presidenti, portaborse e uomini di fatica sono tutti li a non fare offerte ufficiali in attesa di spendere il meno possibile.

Questo mette in difficoltà quei pochi che i soldi per questo gennaio li hanno stanziati entro giudiziosi limiti tipo la Viola che per chiudere in entrata deve per forza fargli prima posto in rosa con qualche cessione che porti anche fondi per fare “cifra tonda”.

Sul mercato ne hanno parecchi e alcuni di loro non sono mica male.
Kouamé con richiesta 7 non è attualmente piazzabile. Per Biraghi c’è il Bologna che propone zero euro e chiede pure al giocatore di ridurre l’attuale ingaggio.
Pongracic, costosissimo acquisto estivo (altro giocatore assieme a Colpani e Gud che Palladino ha gestito male al di là dell’infortunio) ha l’interesse del Napoli che conoscendo le difficoltà dei grigliati di arrivare a Man gli propone Ngonge dopo l’affare recente Folorunsho.

Curiosità sul Toro: Cairo punta Elmas e Under e offre zero. Prestiti e basta. Casadei? Avrebbe offerto 10 ma il Chelsea che acqua alla gola non ha, risponde da 3 settimane “almeno 15 più 35% su futura rivendita”.

Momento di tensione società-tifosi a Venezia prima del delicatissimo match di lunedì contro l’Hellas perché se apparentemente in entrata starebbero trattando una decina di giocatori (improbabile) la realtà è che i lagunari stanno valutando l’offerta del Palermo per capitan Pohjanpalo di quasi 3,5 vicina alla richiesta di 5. La tarantella va avanti da 3 giorni e ogni 4 ore tutti giurano che “è fatta” e la tifoseria si sta irritando.

Insomma.. Stallo totale nel mercato di Serie A.
Girano più idee che quattrini.

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