di #Gianluigi Torre
Esattamente un anno fa, dall’ Olympique di Marsiglia, arrivò al Genoa Vitor Manuel Carvalho Oliveira conosciuto da tutti come Vitinha.
Lui si legò subito alla squadra, alla città, ai tifosi tanto che il suo sogno, mai nascosto, era quello di rimanere al Genoa e la società lo accontentò impegnandosi in un esborso molto importante perché Vitinha era, ed è, un giocatore importante.
Non potendo arrivare ad un vice Gudmundsson, si optò per adattare Vitinha a fare il vice Albert.
Ma adattare, di per sé, significa adeguarsi alla meglio e se può andare bene in caso di emergenza non può esserlo per tutto il campionato.
Probabilmente non si aspettava l’ ingaggio di un centravanti titolare, pensava di esserlo lui.
Vitinha risponde sempre presente perché è un ragazzo serissimo, un professionista esemplare gioca dove il mister gli chiede che sia seconda punta o esterno alto.
Corre più di Pratto, generoso come Marco Rossi attacca e ripiega, corre e rincorre per tutta la partita.
E mi fa estremamente piacere che sia pienamente recuperato dall’ infortunio, che stia giocando con continuità, che stia entrando in tutte le azioni offensive determinanti.
Certo levarlo dal centro dei 16 metri, per lui che non è mai stato un grande goleador, significa ridurgli al lumicino le possibilità di segnare.
Ma questa capacità di giocare così tanto per tutta la squadra è veramente qualcosa di unico, di encomiabile.
Caro Vitinha per il 2025 ti auguro con tutto il cuore di ritrovare la via del gol.
Per noi, per il Genoa e anche e soprattutto per te stesso.
Forza Genoa.
❤️💙
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