IN CRESCITA

di #Gianluigi Torre

L’ottimo secondo contro il Napoli e la partita di ieri al Castellani di Empoli, hanno evidenziato un Genoa in netta crescita.
Sia nei singoli, merito di qualche recupero e di uno stato di forma superiore, che nella manovra collettiva e questo è merito sicuramente di Vieira, di una diversa impostazione di gioco, di una diversa mentalità.
In settimana Patrick non aveva nascosto qualche timore per questa trasferta.
E aveva ragione perché l’ Empoli, anche ieri, ha dimostrato di essere una buona squadra, con buone individualità, che gioca un buon calcio, veloce e con scambi stretti e di prima.
E anche se era reduce da due sconfitte consecutive, aveva messo più volte alle corde l’ Atalanta, come mai mi era capitato di vedere prima, uscendo da Bergamo con un’ immeritata sconfitta per 3-2.
Ma il Genoa di Vieira è una squadra che piace perché è propositiva, coraggiosa, gioca alta e poi, una volta in vantaggio, si chiude e riparte, soffre ma crea anche occasioni per chiudere prima la partita.
È il lavoro di Vieira, una gestione diversa del pallone dove la costruzione dal basso è importante ma non obbligatoria e ossessiva, un lavoro che si vede, va avanti e comincia a dare i suoi frutti.
Leali mette i guantoni sulla vittoria, Ekuban torna ad assaporare il gusto del gol mentre Vitinha non riesce proprio a mettere il suo nome nel tabellino dei marcatori ma, a mio parere, gioca una partita preziosa, di grande generosità e sacrificio, determinante sul primo gol proprio come contro il Napoli
E a questa squadra vanno fatti solo grandissimi complimenti perché 2 mesi fa, dopo la sconfitta interna con la Fiorentina, il Genoa era ultimo in classifica e, con in vista un cambio societario e di allenatore, non era così facile e così scontanto venirne fuori, fermo restando che la strada è lunga e le battaglie da affrontare tante.
Ma con la consapevolezza che, con questo spirito, la strada per la salvezza sarà meno impervia.
Per questo il primo obiettivo del mercato di gennaio dovrà essere un rafforzamento, più o meno significativo, ma che, comunque, si spera, non passi prima e in nessun modo attraverso la cessione di un pezzo pregiato.
Ultima considerazione per i tifosi al seguito, 4000 Genoani per un settore spettacolare come non se ne vedono in giro, e che meriterebbe ben altri obiettivi e palcoscenici.
In realtà ci sarebbe da scrivere ancora due righe sulla figuraccia fatta da quella simpatica “Sibilla” di D’ Aversa con quel ” vedremo chi ride alla fine”, dopo essere stato colpito da una pallonata che ha suscitato l’ ilarità dei giocatori del Genoa .
Ma l’ esito dell’ incontro ha fatto il suo corso chiedendogli la bocca e quindi direi che è più che sufficiente così, senza aggiungere altro.
Grazie Patrick, grazie ragazzi
Forza Genoa
❤️💙

Credit photo Genoa cfc

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