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Si torna in campo dopo la (benedetta, questa volta) pausa per le nazionali, e il Genoa si ritrova ad affrontare il Bologna europeo costruito da Motta la scorsa stagione ma arrancante quest’anno con Italiano, complice anche un paio di cessioni come quella di Zirkee e Calafiori decisamente importanti, ma che hanno portato nelle casse dei Felsinei quasi 90 milioni.

Rispetto agli schemi fluidi di Motta, Italiano ha impostato il solito 4-3-3 che abbiamo già visto a Firenze e Spezia: Castro, la punta ne ha beneficiato, avendo segnato 3 reti, ma gli esterni invece dovendo coprire sia la fascia che dovendosi accentrare hanno perso un pò di potenziale offensivo.

Il resto della squadra è sostanzialmente lo stesso dell’anno scorso, se non per gli innesti di Iling e Cambiaghi, che non saranno della partita al Ferraris insieme a diversi altri elementi della rosa fuori per infortunio.

Precedenti:

Il Grifone ha affrontato il Bologna al Ferraris in 64 occasioni, la prima nel 1921, così suddivise: cinquantasei incontri nella Serie A, sei di Serie B e due di Coppa. Il Genoa è in vantaggio negli incontri di massima serie (cinquantacinque volte disputatisi a Genova– sempre a Marassi – e una – per squalifica del campo – a La Spezia) con ventisei vittorie, quattordici pareggi e sedici sconfitte (di cui cinque consecutive, quelle dei campionati dal 1936/1937 al 1940/1941), e in quelli di Coppa Italia con una vittoria e un pareggio, mentre a livello di Serie B è in vantaggio il Bologna con tre vittorie, due pareggi e una sconfitta.

Ci si aspetta tutti una reazione, soprattutto dal punto di vista caratteriale della squadra, che sebbene ci siano molte difficoltà da affrontare come la continua assenza di mezza squadra, può e deve lottare su ogni pallone, poi gli episodi faranno la differenza.

Dai Genoa!

#Mark

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