LE INCHIESTE DI FUTBOLMARKET (parte 1, il progetto 777)

Vi accompagneró in un ragionamento freddo in ambiente sterile, quello dell’economia spicciola esaminando il progetto Genoa dei 777 dall’interno.

777 acquisisce una società storica del calcio italiano, economicamente moribonda, ingozzata di debiti, flagellata da una tensione cittá-tifoseria-dirigenza-proprietá cha ha portato ormai tutti allo sfinimento. La rosa di calciatori a disposizione è gigantesca quanto priva di qualità e le percentuali di possibilitá di retrocessione al momento dell’acquisto sono altissime.

É quindi un ghiotto boccone per i 777, che investono i denari dei propri clienti per fare si che aumentino il loro patrimonio dal punto di vista valore e redditività.

Chi sono?

Non sono benefattori, hanno un target che si sposa benissimo col volere del popolo genoano: ti rimetto in piedi, ti tolgo i debiti, ti rendo competitivo e se e quando ci riesco (se scelgo gli uomini giusti per farlo probabilmente si) ho in mano un giocattolo che posso rivendere guadagnandoci o alternativamente ho creato un vettore di visibilitá internazionale che mi da prestigio e visibilitá e attrae nuovi investitori nonché mi apre le porte al ricorso al credito per aumentare il mio impero a livello non solo sportivo e potró investire come minimo e da protagonista nella cittá di Genova a livello portuale, aeroportuale, imprenditoriale e nel terziario con istituzioni e banche che m stenderanno tappeti rossi.

non sono esperti di calcio. Non importa in economia, basta ingaggiare dirigenti adeguati e di esperienza nel settore, sta a loro capitalizzare l’investimento, per questo sono pagati. É ovvio, chi gestisce o crea fondi lo fa diversificando gli assets e nessuno pretende che un profilo di finanza conosca tutti i lavori del mondo. Non funziona così.

E quanto suddetto va benissimo a loro, alla cittá e al Genoa.

Perfetto.

Si parte.

Prima mossa Shevchenko in panchina. 

Errore madornale: offuscati dal mondo del marketing, della comunicazione e dell’esibizionismo americano si scottano gettando al vento tempo e denaro.

Seconda mossa il mercato di riparazione ed il “tipo strano”

Piazzano un occhialuto dirigente che non garba a pelle alla piazza che per prima cosa mette un certo Blessin su un jet privato, ancora in pigiama e lo piazza a dirigere la squadra. Operazione curiosa che però mostra grande volontá e impegno da parte di proprietá e dirigenza.

E qui gli acquisti arrivano inspiegabilmente in ritardo, forse solo perché per chi in Italia poco si sa muovere, in una giungla di belve feroci quale é il calciomercato italiano, i nuovi acquisti tardano ad arrivare, e poi saranno principalmente sconosciuti che si riveleranno in seguito giocatori fortissimi. Ne sbaglieranno uno, Yeboah che da uomo gol strepitoso del campionato austriaco si rivelerá un vero bidone a livelli Eloi. Non tutte le ciambelle riescono col buco.

Durante le mosse numero 1 e 2 il Genoa continua a mettere sotto contratto una importante quantità di dirigenti di livello letteralmente mondiale ridisegnando totalmente l’impianto societario rendendolo a mio parere uno dei più dinamici visti in Italia. Tra questi spicca Stefano Vincis, nuovo Chief Financial Director giá Hyundai, letteralmente un FENOMENO del settore che fará qualcosa di miracoloso e ci arriveró dopo.

Si riparte dalla serie B con Blessin in panchina, un mercato in pompa magna e il Presidente Zangrillo che fa una sparata che gela il sangue a tutti i tifosi: O1Y, ossia, “in B ci stiamo solo 1 anno”.

I genovesi, per lo piú praticanti il credo del MANIMANESIMO e abituati a cercare il funerale col carro da morto anziché un festoso matrimonio quando sentono profumo di fiori iniziano a toccarsi brutalmente.

La squadra clamorosamente non ingrana, non resta che rimandare a casa Blessin e tanto per metterci un TAPULLO, dalle giovanili va in panchina Gilardino. Poi ci penseranno, perché la pianificazione aziendale per rivalutare il Genoa é tornare subito in A. E il mister, in barba a tutti, inanella una serie di risultati che alla fine porterá la squadra subito in A  con un cittá in festa, uno stadio zeppo, un entusiasmo quasi mai visto.

Entusiasmo che con un calciomercato letteralmente  da SVENIMENTO fa innamorare la Genova rossoblú dei 777, non solo salvatori del Club ma veri e propri distributori di sogni. Il Genoa trascinato dal record di abbonati, coi tifosi che prendono d’assalto il Genoa store (altri apriranno poi), nel 2024 presenta il bilancio 2023 sul quale ha passato notti insonni Vincis di cui vi parlavo prima. 

Un lavoro lodevole, da fare impallidire i piú grandi esperti di finanza perché tra la rinegoziazione e ristrutturazione del debito col fisco ed il lavoro del dirigente Ottolini e company nello snellire il conto economico dagli ingaggi soffocanti di giocatori inutili (che verrá completato in estate 2024) presenta un bilancio che per la prima volta nella storia supera i 100 milioni di fatturato e chiude seppure in perdita, con -30 rispetto ai -60 precedenti.

E attenti bene, il Genoa ora ha un parco giocatori che da valore zero euro é schizzato alle stelle con gli sconosciuti Dragusin Gudmundsson e Frendrup solo per citarne 3. Incredibile.

E vi garantisco, da esperto del settore che si tratta di un vero e proprio miracolo.

Ma mica finisce qui, perché se é vero che il Genoa corre come un pazzo nel girone di ritorno pur essendo una neo promossa, quel che pensano i 777 é godersi la parte aziendale: il cadavere acquistato poco tempo fa, é giá praticamente rimesso a nuovo. Altro che 5 anni. Nel giro di un anno o due qui si rischia di andare in Europa, difatti all’eroe Gilardino viene fatto firmare un nuovo contratto con tanto di premio piazzamento europeo.

POI IL DISASTRO

denunce in giro per il globo per i 777 e una raffica di eventi sfavorevoli che fermano le ambizioni anche del Genoa. E di questo e del perché, lo leggerete dal collega Mariano Testoni, noto anche con lo pseudonimo di #Gringo che sta facendo un vero e proprio lavoro da esperto quale oggi é diventato dopo tanta gavetta.

POI LA CONFUSIONE

La decisione é collegiale tra i vertici di 777 Partners, Banca Moelis ed A-Cap.

Non ci sono soldi, anzi servono. Quindi il progetto EuroGenoa si blocca.

Anzi, ora si vendono i giocatori migliori.

Comprensibile da parte loro ma fino ad un certo punto.

PERCHÉ

Perché oggi la squadra, orfana dei suoi talenti, rinsecchita per i mancati innesti, vittima dei problemi fisici di Messias e beffata da un orribile infortunio occorso a Malinovskyi è letteralmente spogliata di tutta la qualitá che la rendeva una squadra vincente e di prospettiva.

E qui il concetto dell’uovo o della gallina.

Perché se é vero chei prossimi bilanci del Genoa saranno praticamente il nero su bianco della fine del buio economico finanziario, arrivando con lauto anticipo al pareggio di bilancio con una situazione debitoria riicola rispetto a quella iniziale, qui i 777 e compagnia cantante si sobbarcano un rischio ENORME.

Retrocedere significherebbe buttare letteralmente in cesso l’investimento e la ristrutturazione del Genoa azienda che stava riuscendo alla perfezione.

L’apparenza é di fatto realtá.

Presi dal panico e dalla foga, tutt i discorsi di strategia aziendale e di pianificazione che avevano fuso il progetto economico con quello sportivo, sono stati letteralmente gettati alle ortiche in una scellerata e frenetica vendita a ridosso di fine mercato dei migliori prodotti vendibili per fare cassa, senza pensare alle conseguenze.

Perché per mettersi qualche decina di milioni in cassa e sistemare la liquiditá e di fretta il bilancio, ora rischiano davvero di vanificare un investimento a tutto tondo che avrebbe reso centinaia di milioni a livello di investimenti (vedi sopar la visione allargata a livello Genoa vettore di nuovi investimenti dei 777).

Ora due veritá.

La prima é gravissima. Il tifoso avrebbe voluto e meritato dal CEO Blazquez una bella intervista a reti unificate con lui in primo piano che ci diceva: “Signore e Signori, siamo nella bratta, dobbiamo fermare il progetto Genoa, io faccio quello che mi dicono, facciamo gruppo, stiamo compatti, puntiamo alla salvezza e aspettiamo che si risolva questo brutto momento, dopodiché ricominceremo a sognare assieme”. E tutti avremmo apprezzato. E invece ha fatto la scelta peggiore, quella delle bugie, che ha ferito tutti profondamente, ci fa litigare tra noi. Ma di fatto il danno piú grande se lo é fatto da solo giocandosi la SUA credibilitá.

La seconda veritá, come anticipato, la leggerete dalla penna di Mariano Testoni che vi spiegherà cosa é successo davvero e quali sono gli scenari.

4 Commenti

  1. Complimenti per la chiarezza di sintesi. Noi tifosi vediamo solo la punta dell’iceberg. Ognuno di noi genoani trovi dove e a chi addossare le varie responsabilità.

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