PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Ossia il principio per il quale chiunque è innocente fino a prova contraria.
Certo essere agli arresti domiciliari ( così riporta la cronaca) accusato di un reato così abietto fa male, soprattutto alla ragazza.
Certo che, non fosse vero, come mi auguro, allora vorrebbe dire che saremmo di fronte ad una mitomane, una che si diverte a denunciare e inguaiare la gente innocente.
La verità è che, qualunque sia il verdetto finale, sarà una sconfitta della società dei suoi valori morali.
La scomparsa definitiva di quel senso civico che siamo costretti a vedere e subire inermi.
Come invalidare il sistema frenante di una funivia o falsificare i report sulla salute di un ponte.
È la società dell’ apparenza, del voler diventare famosi, del voler andare in TV, del voler fare il grano senza lavorare.
La società dei reality che creano mostri ma fanno audience.
La società degli influencer che, però, non esisterebbero se non esistessero i deficienters.
La società dove un imprenditore qualsiasi si lamenta di chi, ad un colloquio di lavoro, si permette di chiedere le ore di lavoro e la retribuzione come se, saperlo, non fosse in diritto di tutti i lavoratori.
La società dove una ragazza può morire per un vaccino con la sentenza che i benefici sono maggiori .
Che provino ad andare a dirglielo ai suoi genitori.
È la società dove i parcheggi degli ospedali sono a pagamento mentre quelli dei centri commerciali sono gratis.
Un problema sociale che va affrontato nelle stesse famiglie anche, e soprattutto, in quelle che non si vogliono integrare.
Va affrontato nelle scuole, nelle dinamiche del lavoro, nella possibilità che chiunque possa godere del diritto costituzionale di comprarsi una casa.
Altrimenti saremo sempre quella società che si interrogherà e si chiederà se sono peggio i 1.500€ a Brusca o i miliardi ai Benetton.
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