Il Bilancio del Genoa al 31 dicembre 2019. Anzi a gennaio 2020.
Tra Russo, Pina Nunes e altri numerissimi
Si perché ormai lo sanno tutti che é il mercato di “riparazione” di gennaio a fare la differenza e mettere a posto i conti. Infatti per essere leggibile ha bisogno della “tredicesima”.
I conti sono un dato pubblico e sono qui come ogni anno per raccontarvelo in maniera semplice.
Riassumere in breve un fascicolo da 106 pagine non é una passeggiata.
Lo Stato Patrimoniale giá ci passa dei dati salienti:
Attivitá immobilizzate: euro 116 milioni (in aumento di 8 rispetto al 2018)
Sommando crediti e banca, l’attivo é di 210 milioni
I lavori al Signorini sono costati poco piú di 4milioni.
Il Capitale Sociale é di oltre 6 milioni, ma l’erosione per perdite pregresse é un dato di fatto (22); interviene a salvataggio l’utile del 2019 di ben 10 milioni, finalmente un bilancio non in perdita (lo scorso anno la perdita fu contenuta in poco meno di 5 milioni).
Il Patrimonio netto é in rosso di 5 milioni e mezzo contro i 15 milioni del 2018, quindi in miglioramento. Ma qui interviene il 13mo mese con la plusvalenza Kouamé a salvare baracca e burattini, di cui parlaremo piú avanti (giusto i 6 milioni che servivano…).
Il totale dei debiti é di 183milioni.
La situazione quindi tra debiti e crediti é molto vicina al pareggio.
Se volevate sapere di quanto sono i debiti del Genoa: sono scesi da 200 a 183milioni.
Passando al Conto Eonomico, il vecchio “profitti e perdite”, il valore della produzione é salito di ben 30 milioni rispetto all’anno prima, per un totale di 154 milioni (plusvalenze incluse che vi menzioneró di seguito).
Salari e stipendi vari? Superano di poco i 62 milioni.
Quanto paga il Genoa di interessi? Come l’anno prima, circa 6 milioni.
Il risultato di esercizio 2019 é di 20 milioni lordi, pagate le imposte, é come dicevamo di 10 milioni.
La tassazione avviene aderendo al bilancio consolidato fiscale con la controllante Fingiochi SPA anche per il triennio 2019-2021
Il 13mo mese con la plusvalenza é menzonato a pagina 27 del fasciolo, dove é menzionata la plusvalenza di oltre 6 milioni per la cessione di Kouamé. Situazione fondamentale per non vedere eroso il Capitale Sociale per perdite. In sintesi: senza vendere Kouamé ci volevano 5 o 6 milioni di tasca di Fingiochi per sistemare il Patrimonio.
Un inciso sui debiti: i debiti verso le banche al 31 dicembre esistevano eccome… (vedi pagina 30) e ammontavano ad euro 35 milioni, seppur diminuiti rispetto ai 50 dell’anno 2018.
I debiti tributari non sono scomprasi. Sono solo in gran parte rateizzati per 36 milioni. Pendenti 16 milioni.
E di biglietti e abbonamenti quanto ci si guadagna? Presto edto: poco piú di 4 milioni.
Quante plusvalenze sono state fatte? Una marea.
Nel 2018 furono di 50 milioni
Nel 2019 di 80 milioni.
Diritti tv? Sono 40 milioni.
In poche parole, questo bilancio senza plusvalenze 2019 di 80 milioni e i 6 di Kouamé al tredicesimo mese, avrebbe avuto non pochi problemi a stare in piedi da solo.
Sono piovuti a ricavi anche 4 milioni di premio valorizzazione Laxalt…
Volete sapere da dove saltano fuori gli 80 milioni di plusvalenza?
Ve lo dico subito (arrotondando):
Piatek 29
Salcedo 8
Radu 5
Romero 25
Zanimacchia 4
Pina Nunes Enrique (?) 2 col Chievo
Russo 7 col Sassuolo
(e altri minori)
Quindi si, avete letto giusto, se nel 2019 il Genoa ha fatto 30 milioni di plusvalenze in piú del solito… sono dettate non solo dai Piatek e Romero ma anche da un inatteso terzetto composto da Zanimacchia, Pina Nunes e Russo per 13. Si, Pina Nunes Enrique, pagato 25 mila euro due anni fa, si é rivelato fortissimo. Ma anche Russo per 7 milioni al Sassuolo non é mica male. Che grande resa!
Comunque la grande sorpesa é anche scoprire che sono stati fatti oltre 3 milioni di Minusvalenze per via di Rossettini, Hiljemark e Giacomo Lucarini (oltre 1 milione solo lui) che non ho idea di chi sia.
Per finire: niente compensi agli amministratori, solo a sindaci e revisori (no, ovviamente non é Assietta, la revisione spetta a Audirevi SPA rappresentata in assemblea dal dott. Laratta.
Il tutto si chiude con il verbale di approvazione del 24 maggio svolto online con il Notaio genovese Cattanei dove peraltro é stato osservato anche un minuto di silenzio per la scomparsa di Gigi Simoni.
Preziosi assente. C’era Zarbano. Ed Epifani a fare domande scomode. Tutto bene, tutto approvato.
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