Il processo di Futbolmarket /2- CESARE PRANDELLI

Cesare Prandelli era stato accolto dalla maggior parte della tifoseria con benevolenza, anche perchè meglio di Juric poteva essere chiamato chiunque o quasi.
Ma lui, nonostante le ultime esperienze non proprio positive tra Galatasaray, Valencia ed Emirati, nel suo curriculum vantava, e vanta tuttora, un secondo posto agli Europei 2012 con la Nazionale Italiana e numerose stagioni positive al timone della Fiorentina (fu lui a “scipparci” la Champions l’anno di Milito).
Quindi un buon credito era dalla sua.
Ma alla fine della stagione cosa dice il suo bottino da mister del Grifone?
4 vittorie, 11 pareggi, 9 sconfitte, per un totale misero di 23 punti su 24 partite, media di neanche un punto a partita.
Non ci si aspettava di andare in Europa, per carità, ma di vedere un minimo di organizzazione di gioco, nulla.
Si dirà, coi giocatori che aveva a disposizione cosa poteva fare? Vero a metà, sappiamo bene che ci sono allenatori che sanno far diventare dei giocatori di calcio dei perfetti comodini da camera, per cui non regge granchè se sei considerato un buon allenatore.
Il mister sembrava arrivato qui per rilanciarsi (si è proposto lui con un contratto “basso” da 500mila euro), ma ben in poco tempo pare si sia incupito a tal punto da meditare le dimissioni a 5 giornate dalla fine. Respinte perchè non c’erano alternative. E si è fatto passare per un possibile esonero dai giornalisti di mestiere. Chissà perchè.
Non ha gradito la contestazione della tifoseria in un momento così difficile. Posso essere d’accordo con lui per certi aspetti, ma un allenatore se ne deve fregare di cosa succede fuori dal campo, così come i giocatori, devono fare il loro mestiere profumatamente pagato al meglio e stop.
Ora la rescissione (perchè nel frattempo il contratto era stato rinnovato in automatico con raddoppio dello stipendio) e lauta buonauscita, perchè nel calcio funziona così.
Qualcuno sentirà la sua mancanza? Purtroppo credo di no, ci avevo creduto molto al suo arrivo ed ero ben contento di avere un allenatore del suo calibro, ma mi ha deluso parecchio.
Ripeto non mi aspettavo l’Europa, ma di salvarmi comodamente vedendo qualche bella giocata, per ripartire meglio l’anno successivo.
Ed invece siamo a mettere sotto contratto l’ennesimo nuovo allenatore per ricominciare tutto daccapo. Si spera almeno in meglio, non ci vuole molto d’altronde.

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