*Articolo prodotto dal lettore Samuele Marchetti, che si assume la piena responsabilità di ciò che afferma.
Come da incipit, oggi vorrei soffermarmi su come vedo il Genoa, dalla prospettiva di un ragazzo di diciassette anni.
Io sono ligure e genoano da quando sono nato. Ho sempre vissuto all’insegna di questi colori, frequentato lo stadio, partecipato ai summer camp e a cinque ritiri a Neustift.
Il Genoa per me è il primo amore e lo sarà per sempre.
Ma come vede il Genoa un ragazzo di diciassette anni come me?
Partendo dal fatto che sono stato molto fortunato, perché ho potuto godere di un Genoa quasi sempre in Serie A durante la mia esistenza, sono tra i pochi tifosi a non avere passione per il preconcetto, per il giudizio senza riscontro.
Ho più volte espresso il mio pensiero nei commenti ai post di questa pagina, manifestando irritazione per le polemiche spesso sterili che vengono a crearsi ad ogni situazione legata al nostro Genoa.
Misurandomi ogni giorno con i miei coetanei, mi rendo conto che la grande maggioranza di essi sono sempre molto critici nei confronti di ogni mossa della società e poco consapevoli della storia del Genoa, a tratti ricca di successi, ma che ha spesso trovato momenti di buio totale.
Non voglio essere l’avvocato difensore dell’attuale dirigenza nè di una possibile futura; mi rivolgo ai tifosi del Genoa, compagni di tifo;
rendiamoci conto della nostra realtà, unica per storia e tifoseria, ma purtroppo non altrettanto gloriosa da un punto di vista sportivo.
Per essere più chiaro, il Genoa ha effettuato per la maggior parte della sua storia, campionati di Serie B, spesso rischiando di retrocedere, con qualche momento di luce ma molto breve.
Con questo non voglio porre attenuanti a chi è attualmente al timone del Genoa, ma voglio porre tutti noi di fronte alla realtà.
Sull’argomento dei giudizi tecnici vorrei dire due parole; non è possibile a mio avviso che vi siano tifosi che ne dicano costantemente di ogni quando un giocatore diventa del Genoa.
Così come non è gradevole assistere ad elogi smisurati prima di conferme sul campo.
Capisco che per il tifoso l’equilibrio sia una chimera, però vorrei si evitasse di gettare fango costantemente nei confronti del nostro Vecchio Balordo, specialmente dai nostri tifosi; a screditarci ci pensano già alcuni pseudo-giornalisti che usano il mezzo stampa per compiere battaglie personali o per mettere in cattiva luce la squadra rivale cittadina, se possono considerarsi rivali.
Credo sia necessario rimanere uniti, almeno tra di noi.
Auspico inoltre maggiore serenità nel parlare di calcio e nella fattispecie del Genoa, poiché credo che non si debba vivere lo sport con rancore. Credo possa essere anche un modo per lasciare momentaneamente da parte le spesso ostiche situazioni di vita quotidiana e non per aumentare la rabbia, soprattutto prima che il campionato abbia avuto inizio.
Dopo aver scritto tutti questi auspici forse posso dire di essere un illuso, ma spero che un barlume di serenità in più nel parlare di calcio e soprattutto del nostro amato grifone sopraggiunga.
Ringrazio Futbolmarket per lo spazio qui concessomi.
Forza Genoa sempre!!
SM
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