Anche sabato per i Toffes è stata una giornata di estrema passione.
La partita contro il Southampton doveva essere uno spartiacque decisivo per il prosieguo del campionato, soprattutto vista la cronica assenza di un allenatore vero in panchina. La vittoria avrebbe significato portarsi a quota 15, scavalcare molte squadre, portarsi in una posizione di classifica più serena ma soprattutto affrontare i prossimi due turni, di cui uno mercoledì, con più calma e serenità, in attesa di tempi migliori.
Unsworth, dopo l’ennesima umiliazione in casa in Europa League, aveva optato per un attacco con Calvert-Lewin punta e Lennon e Mirallas per la prima volta assieme titolari ad affiancare il giovane attaccante. In difesa ritorno in mezzo per capitan Jagielka, dopo i disastri di Williams con Kenny a destra e Baines a sinistra.
Sembrava un modo sufficientemente corretto di affrontare una squadra che in casa non brilla e che soprattutto ha una difesa molto ballerina.
Ed invece, dal primo al 44′ minuto del primo tempo, il S’oton ha dettato legge, con un Everton passivo e senza nerbo. 1-0 e partita che sembrava in naftalina. Poi un guizzo, un lampo, una genialità riscoperta dell’islandese Sigurdsson hanno riportato la partita in pari. Scossa ? neanche per sogno. Secondo tempo delirante dei blues e show a tratti umiliante del Southampton che ha sotterrato letteralmente l’avversario, senzanerbo, senza scossa, senza attributi, senza voglia e senza allenatore.
Anche perchè Unsworth è parso davvero immobile, assente, inerme per tutto il corso del match, senza un’idea, senza un cambio tattico e senza neanche la forza di reagire allo sconquasso generale della sua squadra.
Ora ?
Ora c’è il drammatico spareggio salvezza contro il proprio passato, contro quel David Moyes che ha fatto tanto, tanto bene nei suoi anni di Everton e che oggi sta tentando di risollevare un’altra nobile decaduta come il West Ham.
La dirigenza ancora non è riuscita a trovare un allenatore che possa prendere le redini in mano e raddrizzare la situazione e così è prevedibile che anche mercoledì ci sia Unsworth mentre i giornali inglesi si sbizzarriscono nel pubblicare ogni giorno almeno 4/5 nomi di papabili per la panchina. Mancano solo Papa Francesco e Donald Trump e poi si saranno fatti tutti i possibili nomi come futuro manager dei Toffees.
Per chiudere l’angolo Toffees Mania, iniziamo la pubblicazione di “10-domande-10″ ad alcuni esponenti di EVERTON ITALIA, il club di tifosi italiani dell’ Everton, facente parte della grande famiglia di clubs di tifosi italici di squadre d’oltre Manica.
Iniziamo proprio dal rappresentante del gruppo, Davide Ghilardi:
1) Perchè tifi per l’Everton ?
Tifo Everton perché è stato destino. Vidi, a fine anni ’90, un match dei Toffees sull’allora teleCapodistria e fu amore immediato.
2) Qual è il giocatore dell’ Everton che più ti è rimasto nel cuore ?
Tantissimi ma, in particolare, Duncan Ferguson per carisma e cuore
3) Come vivi il tuo tifo per l’Everton con il tuo tifo per un’italiana ?
Per me sono alla pari, non ho una preferita. Nel caso si affrontassero, sarei felice qualsiasi risultato arrivasse
4) Qual è il tuo più grande desiderio per l’Everton ?
Vorrei che l’Everton diventasse un club competitivo come la sua grande storia meriterebbe, quindi che crescesse secondo i dettami “moderni” che vogliono i Top Team essere tali grazie a stadio di proprietà e Management competente, anche se questo vuol dire rinunciare a Goodison Park
5) Qual è la maglia a cui sei rimasto più legato ?
Stagione 1994-95, l’ultima con lo sponsor NEC
6) Quante volte sei stato al Goodison Park ?
Sono riuscito ad essere lì 3 volte. A primavera farò poker
7) La tua partita indimenticabile allo stadio
La prima a cui ho assistito dal vivo, contro il Villa nel 2013. Emozionante essere li dopo tanti anni vissuti al televisore
8) La tua partita indimenticabile di sempre
Il Derby al Goodison Park del 1994 (ndr: 2-0 per l’Everton con gol di Ferguson e Rideout)
9) Cosa rappresenta per te Everton Italia ?
Everton Italia è un progetto che è nato per gioco e si è trasformato in una famiglia composta da tanti ragazzi che sono riusciti a creare rapporti personali attraverso il calcio. I Social Networks hanno aiutato tantissimo in questo ma rimane un qualcosa di speciale che mi riempie di orgoglio ogni giorno
10) Domani l’Everton vince la Premier League, quel è la prima cosa che fai ?
Non lo so ma non sarà niente di convenzionale
DOMANDONE Cosa ti aspetti nei prossimi 5 anni per l’Everton ?
Dipenderà dai destini del nuovo stadio per via delle entrate con cui poter competere soprattutto in Inghilterra. Se avverrà questo, potremo competere, altrimenti comunque il nostro futuro rimarrà roseo.
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COYB FOREVER !!!
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