The new era ?

Giornata di Premier che lascia in bocca un sapore strano, come se qualcosa stia cambiando. In meglio o peggio lo deciderà il tempo.
La cosa che salta all’occhio guardando la classifica non sono tanto le prime cinque posizioni dove le big si combattono a colpi di vittorie ma le posizioni dal sesto al decimo posto, cioè in quel range di squadre che si batteranno per raggiungere il quinti posto, utile per l’accesso ai gironi di Europa League.
Si legge la classifica e si scorgono i nomi di Watford, Newcastle, Burnley, Southampton. Cosa ci sarà di strano ? Nulla se però non consideriamo il fatto che il Watford l’anno scorso chiuse al 17° posto (con Mazzarri allenatore e 20 sconfitte sul groppone su 38 partite), che il Southampton aveva chiuso sì all’8° posto ma con ben 15 lunghezze di distanza dal 7° posto (che valse all’umiliato Everton di quest’anno, l’accesso alla Europa League) e con un campionato fatto di alti e bassi e che addirittura il Newcastle ed il Burnley erano in EFL Championship (la serie B inglese).
Sorprese ? Forse.
Ma il bello della Premier, è proprio questo.
Grazie ad un sistema di ripartizione di diritti tv ed ad un sistema di ripartizione dei proventi dal campionato, basati sulla meritocrazia e non su assurdi, stupidi ed insulsi sistemi “d’utenza” che rende il campionato ogni anno competitivo ed appetibile ai massimi livelli alle varie tv a pagamento mondiali che si scannano a suon di milioni per assicurarsi i pacchetti del campionato. No, assolutamente non ricorda nulla di tutto ciò che capita nel campionato nostrano, umile, scarso, paradossale, squilibrato e che forse neanche in Cina sarà più appetibile nei prossimi 2, 3 anni.

Le delusioni di questo campionato, oltre a portare il nome di Liverpool ed Everton, si chiamano Crystal Palace, Leicester e West Ham.

Le due squadre di Liverpool fanno a gara a chi ne subisce di più e per questa settimana vince l’Everton, incassandone cinque da un Arsenal che non si ferma neanche dopo il 90′, segnando altri due gol ed aggiungendone ai già 3 messi a segno nei tempi regolamentari. L’Everton chiude in dieci (espulso il miglior incontrista che ha, Gueye) una partita che definire ignobile sarebbe farle un complimento. Fortunatamente per i Toffees, in tribuna vi era Moshiri questa settimana. Il socio di Kenwright, chairman dei blues, si rende conto con i propri occhi dello sfacelo della situazione. Alle 14.00 ora italiana arriva finalmente la notizia dell’esonero di Koeman che in 16 mesi ha completamente distrutto una società ed uno spogliatoio. Tra i possibili candidati si fanno moltissimi nomi, i più accreditati dei quali sono quelli di Ancelotti, Moyes, Dyche (ora sotto contratto con il Burnley), Unsworth (allenatore degli U23 dei Toffees) e Kean (attuale allenatore del Brunei).

Klopp ne prende 4 a Londra contro il Tottenham e si riscopre per incanto a lottare per la zona Europa League. Neanche l’acquisto di Salah (che segna con una certa costanza) è riuscito a dare la svolta alla seconda squadra cittadina. Il West Ham si ritrova con altre 3 reti sul groppone, ancora in casa e con un Bilic sempre più in bilico. Proprio l’allenatore croato aveva presentato le sue dimissioni al termine della gara ma il board ha deciso di respongerle e di dargli fiducia a tempo. Si parla di un Mazzarri in pole per l’eventuale sostituzione. Il Leicester, dopo il cambio in panchina con l’esonero di Shakespeare ed il momentaneo insediamento di Appleton va in casa dei gallesi dello Swansea e…vince ! Potere dei cambi di panchina si dirà ma intanto i tre punti sono oro colato per una squadra che in due stagioni è passata dalla gloria alla ignominia. Il Crystal Palace, dopo l’exploit contro il Chelsea ricomincia a perdere e lo fa in casa del sorprendente Newcastle di Benitez. Per Hogdson i tempi bui non sono per nulla passati e bisognerà rimboccarsi le maniche oltre modo per poter uscire fuori da una situazione che al momento sembra senza luce.
Ultima menzione, d’onore, per l’Huddersfield.
Una partita vecchio stampo, tutta difesa e contropiede per contrastare i colossi del Manchester United, scesi al Galpharm Stadium convintidi passeggiare. Ed invece una pioggia fortissima ed una compagine tutta muscoli e orgoglio l’ha impantanata con un primo tempo glorioso, chiuso sul 2-0. La ripresa ha visto gli uomini di Mourinho mettere in campo tutta la possibile classe che aveva a disposizione ma a nullo è valso, a parte il gol di un Rashford sempre più convincente che, entrando dalla panchina, risveglia la squadra e segna il gol della speranza. Dopo 65 anni il Manchester Utd esce sconfitto da Huddersfield e scivola a 5 punti dalla capolista Manchester City.

I risultati del weekend:

West Ham-Brighton 0-3 (ven 20/10)
Chelsea-Watford 4-2
Huddersfield-Manchester United 2-1
Manchester City-Burnley 3-0
Newcastle-Crystal Palace 1-0
Stoke City-Bournemouth 1-2
Swansea-Leicester 1-2
Southampton-West Bromwich Albion 1-0
Everton-Arsenal 2-5 (dom 22/10)
Tottenham-Liverpool 4-1 (dom 22/10)

 

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