L’hai persa tu Ivan, atto II

Nuova partita in casa del Grifo che ospitava la Lazio, nuova sconfitta come contro la Juventus, ma stavolta per 2-3. E la prestazione è stata ben differente rispetto a quella gagliarda contro i bianconeri. Lì si perse per bravura degli avversari e per decisioni discutibili sui cambi del mister che hanno favorito le zebre.

Ieri sera invece è la formazione iniziale schierata da Juric che lascia sconcertati: nessuno, né allo stadio, né davanti al televisore, è riuscito a capire che razza di modulo avesse messo in campo il tecnico croato. Di norma doveva essere un 343 orrendo con Zukanovic (finalmente in campo) Rossettini e Spolli dietro (la velocità questa sconosciuta con questi tre, ndr), centrocampo Rosi Veloso Cofie Laxalt, davanti Taarabt e Ricci (90 minuti di poco o nulla) e Centurion.

Il problema è che Rosi e Laxalt scalavano spesso in difesa facendola diventare a 5, mentre in fase offensiva Rossettini si allargava sulla destra facendo sembrare la difesa a 4.

Una confusione pazzesca. Ed infatti il primo tempo è stato imbarazzante a dir poco escluso forse i primi 10 minuti dove con un buon pressing si era riusciti ad ingarbugliare il gioco laziale. Subita la rete, con la difesa a guardare Bastos che da solo la spingeva dentro, calava il buio più totale. Nessun giocatore che si proponeva, lentezza disarmante, neanche un tiro non dico in porta, ma neanche fuori. Il nulla.

Al 32′ finalmente Juric dava segni di vita, togliendo un Centurion senza senso nella posizione di centravanti e inserendo Pellegri. Col senno di poi tutto bene, ma quanti avrebbero indicato maggiormente un ingresso di un più esperto Galabinov?

La prima frazione si chiudeva in modo desolante, con una Lazio che senza neanche sudare andava negli spogliatoi in vantaggio.

Nel secondo tempo ci si aspetta il tracollo totale, avendo già recitato il De Profundis nell’intervallo, invece il Grifo trova nuova linfa e comincia a far vedere bagliori di grinta e gioco. Entra Brlek al posto di Cofie, e il giovane croato dà subito segnali di avere piedi educati e “garra” al punto giusto.

Una volta tanto la fortuna bussa alla porta rossoblù, e Pellegri, complice una deviazione, segna il pareggio insperato fino a quel momento.

Spolli si fa male al ginocchio in un contrasto in area, si decide per l’entrata di Gentiletti, ma il tempo passa, e Immobile riesce a segnare con il Genoa in inferiorità numerica.

Per fortuna che la stella di Pellegri voglia ancora brillare, cross perfetto di Zukanovic e il ragazzino decide di fare il fenomeno, segnando con una splendida spaccata. 16 anni, doppietta sotto la Nord. Non per tutti, anzi. Forse è davvero un predestinato.

Zukanovic su calcio d’angolo stacca bene e per poco non ci porta in vantaggio, ribaltamento di fronte e la Lazio passa di nuovo.

Gentiletti nel frattempo è entrato in campo, e per farsi notare decide che è ora di fare un bell’assist sui piedi di Immobile sulla tre quarti, il quale si invola davanti a Perin, superandolo con uno scavetto leggero. La fortuna stavolta non ci assiste perché il pallone prende il pallone e si infila in rete. 2-3 e tutto da rifare. Ma il tempo rimasto è poco, come il fiato. E rimane il rammarico di non aver saputo tenere un buon pareggio, grazie allo sciagurato Gentiletti, ma anche per aver buttato via il primo tempo per le scelte assurde del mister.

A fine gara si dichiara sempre moderatamente soddisfatto, ma non si possono più ascoltare le stesse cose da 10 mesi a questa parte. Si perchè negli ultimi 10 mesi mister Juric ha vinto solo 2 partite, ed ogni volta nel prepartita ci descrive gli avversari come il Barcellona, nel post-gara vede sempre segnali positivi anche quando è evidente che non ce ne sono.

La squadra presentata nel primo tempo è follia pura. Da più parti si chiedeva un centrocampo più muscolare con un centravanti, ma lui continua testardo come è, a proporre un centrocampo a 4 che da poca protezione in difesa, togliendo anche il centravanti da una squadra che già tira in porta poco e niente.

Bisogna ripartire dalle poche cose buone del secondo tempo: Pellegri, grinta, voglia e maggior ordine. Anche se le statistiche sono impietose per quel che riguarda i tiri: 5 Genoa vs 18 Lazio.

Sveglia Juric, se non arrivassero i tre punti col Chievo l’arrivo di Oddo sarebbe cose certa.

E basta con Gentiletti, viva Zukanovic.

13 Commenti

  1. ennesima brutta partita senza ne capo ne coda che mette in evidenza la pochezza di idee del nostro Mister….l’errore di Gentiletti (raramente si vede persino sui campi di lega pro) è l’emblema dello stato d’animo che trasmette ai propri giocatori!!!

    • L’errore di Gentiletti mi sembra più un suo errore di concentrazione che colpa del mister. Per i lresto ha sbagliato e regalato un tempo agli avversari con quella formazione senza senso. Bisogna ripartire dalle poche cose buone fatte nel secondo tempo.

  2. Se nessuno si offende vorrei citare Adriano e le sua pagelle su FB:

    “I voti di Adriano:
    Juric voto 4. Non prepara bene la partita giocando a specchio contro la difesa della Lazio. Prende gol e cambia al 35esimo. Allenatore inutile
    Gentiletti voto 0 bisognerebbe stracciare il suo contratto e gettarlo nel cesso insieme a lui
    Ricci : inutile come il suo allenatore voto 3
    Laxalt : voto 4 non corre più e quando lo fa sbaglia
    Pellegri : voto 8 (era seduto in panchina)
    Taarabt: si impegna e gioca voto 7
    Stop … gli altri tanto impegno”

  3. Non è solo il mister
    In questo Genoa c’è veramente poco e le responsabilità sono interamente della società!
    Speriamo in un punto contro il Chievo, almeno la classifica si muove

  4. secondo me la rosa non è così scandalosa, anzi… ma con quegli 11 si gioca un 4231 e non un 343… contando anche sul fatto che Laxalt ormai nella nostra metà campo serve a poco…
    Gentiletti l’ho visto col Cesena e mi stupisce che un giocatore tecnico possa fare un errore simile… a meno di non avere la testa nelle nuvole

  5. non sono d’accordo (per la prima volta) con voi…non si può criticare in tutto e per tutto Juric (mi riferisco al fatto che criticate pure la mossa Pellegri). Lasciatelo lavorare e si farà il punto della situazione tra 1-2 mesi ma tutta questa pressione non fa bene. del resto se Gentiletti non avesse fatto quel passaggio sciagurato (giusto difenderlo nelle interviste per poi cazziarlo nello spogliatoio immagino) avremmo ottenuto un ottimo 2-2 contro la lazio. L’unica partita sbagliata è Udine. è lui l’allenatore ed è lui che deve scegliere, non ha senso pretendere che faccia come vogliamo noi. Serve fiducia. Ama la nostra maglia e questo mi basta a dargli fiducia, e solo così i risultati verrano…

    • Non ho criticato la mossa Pellegri. Ho solo detto che tanti si sarebbero aspettati l’ingresso di Galabinov e non di un sedicenne, pur bravo quanto si dica. il 2-2 sarebbe stato ottimo, certo, ma il primo tempo dobbiamo solo ringraziare la Lazio che si è vista poco o niente dalle parti di Perin. In un commento di ieri infatti segnalavo che era molto preoccupante il fatto che la Lazio fosse in vantaggio senza neanche aver sudato. E qui la colpa è tutta di Juric ed in parte dei giocatori. Tu vuoi dargli fiducia ma ricordo che da Novembre 2016 lo score del mister recita solo 2 vittorie su 28 partite. Serve altro?

  6. La rosa del Genoa è dal 14esimo posto in giù… pecche c’è ne, non solo l’interditore, sostituti non c’è ne sono e in attacco una gran confusione…

Leave a Reply

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*